venerdì 24 marzo 2017

LA PROCESSIONARIA

Alla c.a. del Sindaco di Ceglie Messapica
Dott. Luigi Caroli
Gentile Sindaco,

negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di registrare diverse segnalazioni per la presenza, non solo nei parchi e nelle aree verdi ma anche in alcune strade dei diversi centri urbani del brindisino, dell'insetto Thaumetopoea pityocampa meglio noto come "processionaria".
Con decreto ministeriale del 30 ottobre 2007, che ha sostituito il precedente decreto del Ministero dell'Ambiente del 17 aprile 1998, si definisce obbligatoria la lotta contro la "processionaria" in quanto la presenza dello stesso insetto minaccia seriamente la sopravvivenza del popolamento arboreo e mette a serio rischio la salute delle persone e degli animali, capace di rilasciare un composto organico definito formaldeide. L’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel 2004 l’ha classificata nel gruppo dei cancerogeni con cui l’uomo e soprattutto dei bambini, possono entrare in contatto anche per inalazione creando danni inimmaginabili nel nostro organismo oltre a reazioni di ipersensibilità cutanea come gravi ustioni e forti dermatiti fino a determinare in alcuni casi, shock anafilattici.
Terrificante inoltre, gli effetti che il solo contatto con lo stesso insetto o parte di esso, provocherebbe sugli animali domestici e soprattutto sui cani. I peli urticanti del bruco, entrando in contatto con la lingua degli animali causano la distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
La presenza dei nidi sulle piante ospitanti, per lo più pini e querce, mette in fine a serio rischio l'esistenza della stessa pianta, basti pensare che ogni femmina di "processionaria" produce delle uova che vengono fissate ad un ago dell’albero ospitante. L’ammasso può contenere fino a 300 uova, dalle quali dopo almeno 4 settimane nascono le larve dotate di forti mandibole in grado di smembrare gli aghi dei pini e capaci di mangiare completamente rami interi, determinandone in alcuni casi la morte dello stesso albero.
È proprio per evitare tutto ciò Le chiediamo, qualora la Sua amministrazione non fosse già intervenuta in tal senso, un intervento immediato individuando fin da subito nei centri di rischio come ad esempio asili, scuole, centri anziani, aree verdi e dog park, le iniziative opportune al fine di garantire il contenimento dell'insetto e la salvaguardia della salute dei cittadini oltre che degli animali.                                                                                                               
                                  
Luciano Cavaliere                                                                                  Antonio Rodio
Coordinatore Provinciale                                                                  Portavoce Cittadino
           
Cosimo Rubino
Dipartimento Agricoltura e Cultura Rurale

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